Avere un e-commerce non vuol dire vendere!

C’è un gran parlare di commercio elettronico e sembra che tutti improvvisamente vogliano diventare venditori online. Specialmente in quest’anno così singolare dominato dallo “Spauracchio” Covid.
In questo particolare periodo infatti, per molti l’e-commerce è stato un’ancora di salvataggio in un momento in cui le vendite dirette andavano a picco; per altri addirittura, si è rivelato una vera e propria fonte di crescita di fatturato, magari inaspettata. Ma, se è vero che il commercio elettronico può dimostrarsi una valida opportunità di business (e ne abbiamo parlato in un altro articolo), è anche vero che la gestione non è così semplice come sembra.
Avere un e-commerce infatti non vuol dire vendere. Per farlo ci vuole ben altro. In primis la consapevolezza che bisogna investire un sacco di tempo ed energie per farlo funzionare.
Cosa valutare prima di aprire un e-commerce?
Per prima cosa è necessario partire da una strategia. Per strategia intendo un obiettivo specifico, che individui il target, le tendenze e la fascia di mercato su cui posizionarsi, gli eventuali competitors e la valutazione economica con un opportuno business plan.
Mettiamo il caso che tutti questi passaggi preliminari siano stati fatti e abbiano dato dei buoni riscontri per iniziare a pensarci seriamente. Adesso rimane da capire quanto tempo ed energie riusciamo a dedicarci o, in alternativa, quante risorse economiche possiamo investire per delegare a terzi tutto il lavoro che verrà dopo.
Per esperienza diretta questo è un punto fondamentale per la buona riuscita di un progetto, anche online. Non pensate che il lavoro e gli investimenti si concludano con la realizzazione e la pubblicazione del sito, perché il grosso arriverà dopo.
Cosa fare una volta che il sito sarà online?
Ma adesso che la nostra vetrina virtuale è operativa, come facciamo a renderla visibile al resto del mondo? Utilizzando i vari strumenti di comunicazione che ci servono per farci conoscere e trovare. Eccone alcuni, i principali a mio avviso.
Aprire i canali Social più adeguati
Ormai i social network sono parte integrante delle nostre vite, sia personali che lavorative.
Non è più pensabile per un’azienda o un brand escludere dalla propria strategia di marketing e comunicazione, la presenza sui social media. Vanno solo individuati quelli giusti per il proprio business.
L’attività sui social network ci servirà prevalentemente per fare “branding”, ossia far conoscere il nostro prodotto o il nostro servizio al pubblico e cercare di fidelizzarlo creando una community a cui trasmettere i nostri valori, comunicare le lavorazioni, i materiali, le novità e tutto quello che è legato al nostro prodotto o alla nostra attività.
In alcuni casi, è anche possibile che i social si trasformino in un’opportunità di vendita diretta (ad esempio, utilizzando lo shop di Facebook).
Aprire un Blog all'interno del sito
Per portare visite in maniera organica (non a pagamento) sul sito web, il mio suggerimento è di dedicare una sezione dell’e-commerce al blog.
Il blog è una sorta di “magazine” dove vengono trattati argomenti relativi al tipo di attività e di prodotto che proponiamo nella nostra vetrina. L’aggiornamento costante di questa sezione (con opportuni rimandi ai nostri prodotti in vendita), amplierà le possibilità che gli utenti ci trovino (e solitamente i visitatori del blog sono persone interessate ai nostri argomenti, per cui potenziali clienti).
Attività di SEO
Una attività senz’altro da valutare per fare in modo che il nostro sito sia ben rintracciabile dal nostro pubblico di riferimento e che il posizionamento sia duraturo nel tempo, è un’attività di SEO (Search Engine Optimization).
Dedicarsi alla SEO è un lavoro serio e costante che richiede conoscenze specifiche del web e dei meccanismi legati alla ricerca online. Le attività della SEO sono molteplici e riguardano interventi sia all’interno del sito (scrittura dei testi in un’ottica web, link-bulding, inserimento metatag, sintassi dei titoli…) che attività esterne (back-link da altri siti, articoli su altri blog che riportano alle nostre pagine…).
La SEO dovrebbe essere sempre prevista in un’azione di web marketing, ma non è facile valutare se si sta facendo un buon lavoro di ottimizzazione perché i risultati si vedranno con il tempo.
Pubblicità online
Un modo immediato invece per portare visite al sito, è investire in pubblicità su Google o altri motori di ricerca. Sicuramente la pubblicità ha un suo riscontro diretto sul posizionamento nelle pagine di ricerca (se non altro in termine di visite), ma non duraturo nel tempo. Il tempo di permanenza nelle prime posizioni della SERP, infatti, è strettamente legato alla durata dell’investimento economico. A mio parere questa attività va a potenziare, ma non a sostituire gli interventi di SEO.
Pubblicità offline
Oltre alla pubblicità online, anche la comunicazione offline è uno strumento da valutare nella nostra campagna di promozione del sito web. Che sia un annuncio radiofonico, televisivo, o un’attività di volantinaggio… tutto deve riportare alla nostra vetrina virtuale.
Attività di mail marketing
Un altro strumento di marketing che si può strutturare per portare visite al sito, è un’attività di mailing, ossia l’invio di mail pubblicitarie o informative ad un pubblico profilato e quindi potenzialmente interessato alla nostra proposta. In queste mail possiamo inviare comunicazioni di una promo, un’iniziativa particolare, il lancio di un nuovo prodotto, uno sconto particolare per chi la riceve…
Solitamente le attività di mailing hanno una buona conversione, ma con le ultime restrizioni sulla privacy, non sempre è facile avviare una campagna del genere.
Aprire vetrina su altri market place
Ricordiamoci che ci vorrà del tempo prima che il nostro sito inizi ad essere visitato e a vendere (a meno che non abbiamo investito in pubblicità). Nel frattempo, un’attività possibile per ampliare il proprio mercato, è di affidare i nostri prodotti ad altri portali di commercio elettronico, sicuramente meglio posizionati del nostro. Tra questi, conosciuti a livello mondiale, troviamo Amazon, E-bay, Ali-baba…
Non è detto che posizionarsi su questi colossi, sia la strategia giusta per noi, ma ci sono altri market-place di nicchia che potrebbero essere più idonei al nostro business. È un’alternativa da valutare se non altro all’inizio, considerando ovviamente le proprie caratteristiche, il proprio target e le condizioni contrattuali di questi partner.
Si potrebbe continuare a parlare per ore delle varie attività da mettere in campo per portare visite al nostro sito, ma più che addentrarmi nello specifico, ho voluto fare una panoramica delle attività principali che si dovrebbero avviare con un e-commerce per arrivare ai nostri potenziali clienti. Tutte queste considerazioni derivano sia dalla mia professione di web designer che dalla esperienza diretta con il mio nuovo e-commerce Le Graffe che ovviamente vi invito a visitare.
Per saperne di più, potete scrivermi a: info@extrografico.com
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